Voi e Totò

Spazio dedicato alle vostre recensioni, sensazioni, emozioni in seguito alla lettura del testo sul tema e sul rapporto tra uomini e...caporali

Come disse Dario Fò:

"Oggi, molti anni dopo il successo di Totò a teatro, l'interesse per Totò rinasce, soprattutto nei giovani. I giovani hanno riscoperto tutto quello che forse non si è capito di lui da vivo, cioè la portata ideologica, politica, la forza persuasiva dei momenti che rappresentano il contatto con la realtà, con il potere".
 

Di seguito messaggi e dediche rivolte all'autore di "Siamo uomini e caporali":

"Abbiamo una passione in comune!"
Marco Travaglio

Recensione di Mariagrazia Cardinale - 5/08/2015

L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.

I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.

Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera.”

Il monologo del film “Siamo uomini o caporali”, nel quale Totò riflette sul genere umano, è il punto di partenza sul quale lo psicologo Salvatore Cianciabella espone una tesi che ha come sostenitore ante litteram proprio l’attore partenopeo. Si tratta di “Siamo uomini e caporali. Psicologia della disobbedienza” (Franco Angeli, 2014, 19 euro). Le persone che, quotidianamente, si comportano come buone possono diventare caporali in un determinato contesto, in “un sistema il cui ruolo impone di obbedire a certi comandi”. Proprio nei suoi film, Totò aveva già anticipato ciò che sarebbe stato dimostrato in vari esperimenti scientifici, come quello del professore Phil Zimbardo e di Stanley Milgram. Nel primo, condotto a Stanford nel 1971, lo studioso ha simulato una situazione carceraria che è degenerata solo dopo sei giorni e che lo ha costretto a interrompere l’esperimento. Nel secondo, quello “delle scariche elettriche”, ha dimostrato come ben due persone su tre, non vedendo la propria vittima, infliggevano scariche elettriche fino a 450 V a degli sconosciuti, aumentando la scarica quando vedevano altri soggetti infliggere scariche fino al livello massimo. Negli anni in cui venivano condotti questi esperimenti, Totò girava film che avevano in comune il tema del ruolo del’autorità come “Totòtruffa 62”, “I due colonnelli”, “Gli onorevoli”, “Il comandante”. Autorità al quale si dovrebbe disobbedire attraverso quella che viene definita dagli studiosi “disobbedienza prosociale”, volta alla promozione di un cambiamento sociale indirizzato a tutti i componenti della società e non soltanto a beneficio di alcuni gruppi. Il tema della disobbedienza è presente nei vari sketch di Totò, nel quale l’attore ci mostra come possiamo disobbedire a tutte quelle persone che attraverso la coercizione e, molto spesso, l’arma della persuasione, impongono la loro autorità in maniera ingiusta. Se esiste dunque quella che Hannah Arendt ha definito “banalità del male”, possiamo fare riferimento alla cosiddetta “banalità del bene”, che porta gli individui a non obbedire ad altri ciecamente quando ricevono ordini ingiusti, che sanno ribellarsi e che possono comportarsi come eroi, anche nella vita quotidiana.
Il saggio porta il lettore a riflettere sul comportamento adottato nei confronti di altri soggetti. Siamo uomini o caporali? Siamo gente comune che compie il proprio dovere in maniera libera e disinteressata o caporali che voglio imporsi a ogni costo? I film di Totò sono degli ottimi strumenti attraverso il quale poter trovare una possibile soluzione a questi interrogativi. Grazie all’analisi del cinema da parte di questo studioso di  psicologia sociale su temi quali l’autorità, la persuasione, l’obbedienza e la disobbedienza, è diventato più facile comprendere aspetti della vita quotidiana e della natura umana che permettono una maggiore consapevolezza dei vari meccanismi psicosociali, con la speranza di incontrare più uomini disposti a diventare “eroi” e meno caporali che potrebbero ostacolare la nostra vita.

Caro autore ti scrivo...

Caro Salvo,
Ho finito oggi di leggere il tuo libro e devo farti i complimenti perché è veramente un lavoro interessante per chi come me, da atea convinta, agisce e si ostina ad agire per il bene comune e contro tutte le forme di sopruso, mistificazione e "caporalato" che la nostra società ci presenta tutti i giorni.
Il tuo libro, oltre a farmi conoscere come ti ho già detto le teorie sociali dell'impotenza appresa e gli studi di Zimbardo, mi ha fatto ripensare a un libro che è stato fondamentale nella mia formazione: "L'obbedienza non è più una virtù" di Lorenzo Milani, quella lettera ai cappellani militari che ricordo di aver letto alle scuole medie e che mi colpì tantissimo, più del più noto "Lettera  a una professoressa" scritto coi ragazzi di Barbiana... E allora mi viene da pensare che forse è anche per quella lettura che nel 2001 sono stata a Genova col Social Forum, che ora faccio parte di Libera di Luigi Ciotti e mi ostino a vedere e denunciare le brutture e le omologazioni senza senso di questa nostra società, anche locale...
Come diceva Ligabue un po' di anni fa "non è tempo per noi...", ma forse se il tuo progetto di formazione permetterà ai nostri ragazzi di capire certi meccanismi psicologici di condizionamento il nostro mondo potrebbe migliorare!
Lo spero tanto come parte della comunità e come mamma.
Intanto ti ringrazio e rinnovo i miei complimenti!

Silvia S.

Caro Salvatore, il tuo libro si legge molto bene, è scorrevole ed è molto, molto originale. Spero davvero che abbia ulteriori sviluppi, come merita. Un abbraccio.

Gabriele Cecconi (regista)

Sabato 5 Aprile Antonio De Curtis e Totò sono stati il fulcro di un evento culturale, una preziosa scatola cinese piena di piacevoli sorprese. Vogliamo pubblicamente ringraziare Annalisa Marchi, Sindaco del Comune di Vaiano in provincia di Prato. É questo un paese di diecimila abitanti che insieme mantengono vivi sia lo spirito comunitario che il legame col passato inteso come fonte d’ispirazione per camminare tutti insieme verso un futuro migliore.
Alle 18.00 è stato presentato il libro ’Siamo uomini e caporali’ dello psicologo Salvatore Cianciabella che, sostituendo nel titolo la vocale della famosa citazione di Totó, asserisce che in ognuno di noi vive la dualità del bene e del male e non si nasce quindi, come il grande attore e filosofo dichiarò, con l’unico destino di vittima o carnefice. L’occasione si é arricchita grazie alla presenza di Elena Alessandra Anticoli de Curtis che ha assistito commossa alla continua dimostrazione di affetto, gratitudine e stima nei confronti dell’illustre nonno.
Impossibile non citare la meravigliosa Villa del Mulinaccio, luogo magico e recentemente ristrutturato grazie al Sindaco Marchi che, con estrema cultura e dedizione, ha rispettato in ogni minimo dettaglio la personalità del luogo.
Ringraziamo caldamente questa sfaccettata comunità la cui accoglienza rimarrà per sempre gradita.

G. D. L (giornalista)

Una presentazione fantastica... due ore passate a ridere e a pensare ... ora mi toccherà rivedere tutti i film di Totò sotto questa chiave di lettura! Grazie Salvatore! Sei stato bravissimo!

Irene B.

Dulcis in fundo la filmografia completa di Antonio De Curtis, per approfondire e alimentare la nostra sete di conoscenza e la crescita di consapevolezza delle dinamiche psicologiche attraverso le quali cresciamo, ci formiamo e ci tras-formiamo...da uomini a caporali, nella speranza di invertire il processo da caporali a uomini...

AUTORE/I

Salvatore Cianciabella

Psicologo e formatore siciliano, residente in Toscana. Autore di questo sito e del libro "Siamo uomini E caporali", si occupa di Comunicazione e Persuasione e di temi come l’Obbedienza e la Dis-Obbedienza all’Autorità. Grazie alla collaborazione dello psicologo sociale e ricercatore Piero Bocchiaro e del prof. Philip Zimbardo della Stanford University si è occupato, in Toscana, dell’Heroic Imagination Project (attualmente attivo presso alcune scuole della California), al fine di rendere consapevoli i giovani delle scuole italiane su come le forze situazionali e sistemiche possano condizionare il comportamento dei singoli individui.

Ha curato e tradotto per la FrancoAngeli il testo del prof. Zimbardo "Man disconnected" intitolato in Italia "Maschi in difficoltà", nonché il sito: http://www.disconnessi.eu che raccoglie informazioni e documenta su tematiche correlate alle nuove  "addiction", ovvero, nuove dipendenze da supporti tecnologici, uso di videogame, cybersex e dipendenze da internet e smartphone che vede come vittima soprattutto il sesso maschile.

Cura, inoltre il sito: http://www.tecnologieinformatiche.tk dedicato all'uso consapevole degli strumenti informatici.

 

Alla realizzazione del progetto "Siamo uomini e caporali" hanno contribuito i colleghi:

Philip G. Zimbardo

Noto come l’ideatore dell’Esperimento Carcerario di Stanford, è professore emerito di Psicologia alla Stanford University dal 1968. Ha insegnato a Yale, alla New York University e alla Columbia. Più volte presidente dell’American Psychological Association, è noto al pubblico per la pluripremiata serie televisiva americana di divulgazione psicologica “Discovering Psychology”, e per essere stato commentatore del reality inglese “The Human Zoo”.
Nel 2004 ha testimoniato presso la corte marziale in difesa del sergente Ivan Frederick, una guardia della prigione di Abu Ghraib, al quale è stata inflitta una pena di otto anni, ridotta, grazie all’intervento di Zimbardo, per via delle pressioni “situazionali” subite dal militare.
È autore di oltre trecento pubblicazioni tra cui i bestseller Vincere la timidezza (1993), L’effetto Lucifero (2008) e Il paradosso del tempo (2009).
Dopo aver presenziato alla trasmissione televisiva Superquark di Piero Angela, in suo onore, intitolata “Lo Zoo Umano” ed essere stato richiamato dalla sua terra d’origine, la Sicilia, il ricercatore ha fondato con Steve Luczo la “Zimbardo-Luczo Fund”, fornendo ogni anno, tra Corleone e Cammarata (prov. di Agrigento) borse di studio e strumenti informatici nella speranza di offrire opportunità di sviluppo formativo a giovani siciliani meritevoli.

Piero Bocchiaro. Dopo la laurea in psicologia nel 1998, ha conseguito un dottorato di ricerca con una tesi che indagava gli effetti psicologici dell’appartenenza a gruppi sociali stigmatizzati. Nel 2002-2003 è stato visiting researcher presso la Stanford University; in seguito ha insegnato e fatto ricerca (con Stefano Boca) all’Università di Palermo. Attualmente è research fellow alla Vrije Universiteit di Amsterdam, dove ha avviato un progetto finalizzato all’identificazione dei fattori psicosociali che inducono a disobbedire a un’autorità ingiusta (al progetto collabora Phil Zimbardo della Stanford University). Insieme a Bernie Carducci della Indiana University sta invece indagando l’area della timidezza, col fine ultimo di fornire rimedi efficaci a quanti ne sono affetti. E' autore del libro "Psicologia del male" edito da Laterza.

Per la realizzazione del progetto l'autore Cianciabella ringrazia:

- la figlia di Totò, Liliana De Curtis;

la nipote di Totò, Elena Alessandra Anticoli De Curtis; 

il vignettista Sergio Staino per la simpatica vignetta inserita in homepage;

- Ilaria Angeli (FrancoAngeli Editore) che ha creduto fin dall'inizio in quest'opera, e senza la quale questo testo non avrebbe avuto il successo finora maturato;

- gli enti formativi come l'Università RomaTre per aver deciso di consigliare e adottare il testo per la laurea magistrale in Teorie della Comunicazione, all'interno del corso di Psicologia dell'Influenza Sociale;

- studenti, come Martina Montoro dell'Università di Messina che hanno preso spunto dal libro per svilppare idee e opere concretizzatisi in relazioni e tesi di laurea;

- formatori come Roberto Podrecca (ex presidente Associazione Italiana Formatori della Toscana) per avermi incoraggiato e accompagnato in questo lungo percorso e Massimo Agnoletti, per aver utilizzato le schede del libro per corsi di formazione sulla Persuasione;

- attori e registi come Dario Merlini e la sua compagnia teatrale Oyes che ho avuto il piacere di invitare a Corleone per la rappresentazione teatrale sull'Effetto Lucifero di Zimbardo.

- tutti coloro che in futuro prenderanno spunto da questo libro per creare consapevolezza nella gente comune sui propositi non sempre "onorevoli" dei tanti "caporali" e manipolatori dell'occulto.

- e per ultima, in ordine cronologico, la Giunti per aver deciso di dedicare tutti i numeri di Psicologia Contemporanea del 2017 alle opere di Zimbardo, compreso questo libro e, naturalemte al testo di Cialdini sui principi di persuasione.

- un ringraziamento a parte merita Eleonora (moglie dell'autore) per aver sorbito per intere giornate la visione ininiterrotta e continua di sketch cinematografici fino allo sfinimento ma anche per aver realizzato una tesi di laurea che ha permesso all'autore di riflettere su modelli e stili genitoriali autoritari e autorevoli, nonché permissivi che riflettono stili e crisi del sistema che stiamo vivendo...ma questo è un altro libro ---> http://www.disconnessi.altervista.org